Come definito dallo stesso Satoshi nel cosiddetto whitepaper, ovvero il documento che descrive il suo funzionamento e che ha dato inizio a tutto, Bitcoin è un “sistema di moneta elettronica peer-to-peer”. Un sistema peer-to-peer è una rete dove non c’è una gerarchia ma tutti i computer sono allo stesso livello ed interagiscono tra loro senza bisogno di un intermediario. Un sistema peer-to-peer noto è per esempio il programma E-mule utilizzato per la condivisione di file. Semplificando molto possiamo pensare a Bitcoin come una sorta di E-mule del denaro, quindi un software con cui invece che mandare e ricevere file mp3 mandiamo e riceviamo denaro.
Dal punto di vista tecnico Bitcoin è un protocollo, un insieme di regole, che determina il modo in cui più computer comunicano tra loro. Anche Internet è fatto di protocolli, ad esempio TCP/IP è il protocollo che usiamo per collegarci ad internet, HTTP quello che utilizziamo per visualizzare un sito sul nostro browser e SMTP quello che usiamo per inviare e ricevere le email.
Moneta e sistema di pagamento
Spesso Bitcoin viene descritto come una moneta digitale ma questa definizione perde di vista un aspetto fondamentale: Bitcoin è anche, e soprattutto, una rete decentralizzata di computer per effettuare pagamenti. Quindi è contemporaneamente una moneta, come lo sono l’euro o il dollaro, ma è anche una infrastruttura di pagamenti, come Visa, Mastercard o Paypal.
Purtroppo la parola Bitcoin viene utilizzata per chiamare entrambi. Altre criptovalute, invece, hanno preferito usare due nomi distinti, ad esempio Ethereum è il nome del network e Ether è la moneta. In Bitcoin si usa la b minuscola per indicare la moneta e la B maiuscola per il network.
Caratteristiche fondamentali di Bitcoin
Le sue principali caratteristiche che lo rendono unico sono il fatto di essere:
- utilizzabile da chiunque;
- completamente decentralizzato, quindi non controllato da nessuno, nessun governo, organizzazione o azienda;
- open-source, chiunque può contribuire al miglioramento del codice di Bitcoin;
- sempre disponibile e utilizzabile, 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Grazie a queste sue caratteristiche è stato definito in maniera molto efficace da Andreas Antonopoulos, uno dei maggiori esperti in materia, come “the Internet of money”. Se Internet ha digitalizzato e decentralizzato la comunicazione, Bitcoin digitalizza e decentralizza la finanza. Ma attenzione, precisa Andreas, “the internet of money, not the money of the Internet”, che è un concetto molto più riduttivo.
Come funziona Bitcoin
L’idea che sta alla base di Bitcoin è, come per le pietre Rai dell’isola di Yap, la condivisione delle informazioni, ovvero “tutti sanno tutto”: ogni partecipante, ogni nodo, dispone di una copia di tutte le transazioni del network e quindi tutti sono in grado di verificare le transazioni.
Ciò che rende possibile creare un network in cui tutti nonostante tutti sappiano tutto si possono scambiare una cosa così delicata come il denaro è in primis la crittografia. La crittografia si basa sull’unione della matematica e dell’informatica, ed è un sistema per rendere un messaggio non comprensibile a persone non autorizzate a leggerlo.
La crittografia viene usata in continuazione senza neanche accorgersene. Ad esempio le firme digitali funzionano grazie alla crittografia e anche la gestione delle password. La crittografia non è una tecnologia nuova, addirittura uno dei padri della crittografia è considerato Giulio Cesare che con il Cifrario di Cesare nascondeva un messaggio sostituendo ogni lettera con una lettera di 3 posizioni successive (quindi la D al posto della A).
E poi ovviamente ciò che rende possibile la creazione di un network decentralizzato, con una elevata potenza di calcolo, è Internet. Tecnicamente è possibile mandare una transazione di Bitcoin anche senza essere collegati ad Internet, per esempio tramite SMS, o addirittura tramite un pezzo di carta, ma poi il nodo che propaga la transazione all’intero network deve essere collegato ad Internet. Addirittura oggi c’è anche la possibilità di utilizzare Bitcoin attraverso la comunicazione satellitare, quindi anche se dovesse spegnersi Internet in tutto il mondo, cosa comunque molto improbabile, Bitcoin potrebbe comunque continuare a funzionare.
Scendendo più nel tecnico vi sono poi un insieme di regole come quelle per archiviare i dati ovvero la blockchain, l’algoritmo di consenso che determina un meccanismo di incentivi affinché i partecipanti al network si comportino secondo le regole (Proof-of-Work), il limite massimo all’emissione di bitcoin (21 milioni), e molte altre regole che consentono a questo network di funzionare ininterrottamente dal 2009 ad oggi.
Image Credits: Yegor Petrov