Già da diversi decenni la moneta che utilizziamo è in gran parte digitale, in quanto la maggioranza dei pagamenti e delle attività finanziarie avviene attraverso l’uso del computer e della rete internet. Oggi circa il 92% della moneta circolante nella nostra economia è in forma digitale e solo l’8% è rappresentata da banconote e monete.
Ma Bitcoin può essere considerato una forma di denaro?
Analizziamo come ricopre le funzioni del denaro: riserva di valore, mezzo di scambio e unità di conto.
1. Bitcoin come riserva di valore
Nonostante la sua breve vita, bitcoin si è già guadagnato l’epiteto di “oro digitale” nonostante costituisca ben di più che una semplice riserva di valore. Infatti, bitcoin non è solo una moneta, come il dollaro o l’euro, ma è anche un network di pagamento, come Visa, Mastercard o Paypal. Ad oggi la riserva di valore è comunque la funzione più riconosciuta poiché ricopre bene tutti i seguenti aspetti:
- durevolezza: bitcoin è estremamente durevole in quanto esistono decine di migliaia di copie della blockchain di bitcoin distribuite in tutto il mondo ed addirittura esistono anche satelliti che ricevono la blockchain aggiornata in tempo reale. Sarebbe quindi praticamente impossibile distruggere in uno stesso momento tutte le copie presenti della sua blockchain.
- “elevata densità di valore”: su questo aspetto bitcoin è praticamente imbattibile dato che nello stesso indirizzo è possibile detenere una somma infinitamente grande (o anche piccolissima);
- come mantiene il suo potere d’acquisto: bitcoin ha una storia breve confronto alle altre forme di denaro e quindi è difficile valutare questo aspetto nel lungo periodo. Ad ogni modo negli ultimi 10 anni ha in media triplicato ogni anno il suo potere d’acquisto rispetto al dollaro.
- liquidità: oggi è diventato un bene molto liquido in quanto può essere facilmente scambiato qualsiasi giorno della settimana a qualsiasi ora. Attualmente vengono scambiati diversi miliardi di dollari in bitcoin al giorno. Transazioni estremamente grandi sono comunque in grado di variarne il prezzo se collocate sul mercato senza essere adeguatamente frazionate. Così chi deve comprare o vendere grossi quantitativi spesso preferisce la cosiddetta negoziazione OTC – Over The Counter, ovvero appoggiarsi ad un broker che ricerchi la controparte che voglia concludere la transazione al prezzo di mercato.
2. Bitcoin come mezzo di scambio
Nonostante bitcoin sia ancora poco utilizzato come mezzo di scambio, sono sempre più numerose le attività che lo accettano come forma di pagamento. Ad esempio da marzo 2021 Paypal e Square consentono ai propri utenti di pagare utilizzando bitcoin ed altre criptovalute, le quali vengono poi convertite in valuta locale prima di essere versate sul conto del rivenditore. Vi sono inoltre numerose carte di credito che svolgono la stessa funzione, ovvero nel conto vengono depositate criptovalute le quali sono poi convertite nel momento del pagamento, così come già avviene con le valute tradizionali per tutti i pagamenti in valuta estera.
Anche se la maggior parte dei possessori di bitcoin preferisce utilizzarli come riserva di valore e sono pertanto molto poco propensi a spenderli, bitcoin ha tutte le carte in regola per diventare in futuro anche un mezzo di scambio diffuso avendo le seguenti caratteristiche:
- accettazione a livello globale: ad oggi non molti negozi accettano direttamente pagamenti in bitcoin ma, come detto sopra, esistono ormai numerosi servizi come Paypal e molte carte di credito che convertono nella valuta locale i bitcoin depositati sul conto. Bitcoin si presta certamente molto bene ad essere usato per le transazioni internazionali (dove il sistema bancario tradizionale è estremamente lento ed inefficiente) potendo inviare in pochi minuti qualsiasi cifra ad un costo irrisorio, 24 ore al giorno 7 giorni su 7;
- portabilità: è una delle migliori qualità di bitcoin, essendo presenti diversi modi per gestire un portafoglio, dalle chiavette usb a delle app su telefono o computer. Teoricamente si possono anche “trasportare” unicamente tenendo a mente le chiavi private senza bisogno di alcun supporto;
- divisibilità: è estremamente divisibile dato che ogni bitcoin è divisibile in 100 milioni di frazioni (ovvero $ 0,0002 alla quotazione di circa $ 20.000 per bitcoin).
- comune e accessibile: per comprare bitcoin è necessario disporre di connessione internet, di accesso ad un cambio valute on-line e di un supporto come il telefono o il computer.
- relativamente stabile: ad oggi bitcoin ha un prezzo poco stabile data la sua capitalizzazione ancora piuttosto ridotta per essere una valuta. Con l’aumentare della sua capitalizzazione e della sua liquidità, la volatilità di bitcoin è destinata a diminuire nel tempo.
- fungibile: ogni bitcoin ha lo stesso valore e sono intercambiabili tra loro.
3. Bitcoin come unità di conto
Bitcoin potrebbe fungere in maniera ottimale come unità di conto dato che la quantità totale producibile è nota e limitata dal protocollo stesso ad un totale 21 milioni. La sua produzione annuale (ovvero la sua inflazione) è anche prevedibile con esattezza essendo anche questa stabilita a livello del protocollo (sappiamo già infatti che si raggiungerà il totale dei bitcoin producibili nel 2140).
Essendo poi estremamente divisibile (ogni bitcoin in 100 milioni di satoshi) è adatto a misurare, a differenza ad esempio dell’oro, anche beni di piccolissimo valore.
Tuttavia, non essendo ancora un bene arrivato a maturazione quanto ad accettazione globale, nonostante la prevedibilità della sua quantità circolante, rimane un bene molto volatile nel breve periodo che non si presta bene ad essere utilizzato come unità misura.
E’ chiaro dunque come bitcoin sia ad oggi un’ottima riserva di valore, abbia le potenzialità per essere utilizzato anche come mezzo di scambio ma incontri molte difficoltà ad essere utilizzato come unità di conto. Con l’aumentare della sua diffusione e la contestuale riduzione della sua volatilità, bitcoin ha comunque le carte in regola per poter arrivare a ricoprire in futuro anche questa funzione ma è probabile che passeranno molti anni prima di vedere i prezzi dei beni espressi in bitcoin.
Sebbene i sostenitori più convinti di bitcoin ritengano che sia in grado di sostituire le valute tradizionali in tutto e per tutto, lo scenario più probabile è una lunga coesistenza tra bitcoin e le tradizionali valute FIAT, il primo con la principale funzione di riserva di valore (come l’oro) e le seconde come unità di conto, due ambiti in cui ciascuna tipologia di denaro gode di grossi vantaggi rispetto all’altra. La funzione di mezzo di scambio verrà verosimilmente ricoperta da entrambe: se da un lato le valute tradizionali, sempre più presenti nella loro forma digitale, continueranno a dominare per molto tempo i pagamenti nella vita di tutti i giorni, dall’altro bitcoin potrà diffondersi soprattutto nei segmenti tecnologicamente più avanzati, come i pagamenti on-line, ed affermarsi in maniera dominante nelle transazioni internazionali dove apporta, grazie al proprio network, notevoli vantaggi rispetto al sistema bancario tradizionale.
Image Credits: Yegor Petrov